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I vostri versi



Scritto da Un paio di pensieri il 30-12-2004 alle 20:52:19

La mente elabora ricordi…
…“Bambini, seduti a tavola si ascolta un racconto,
chi descrive narra di quand’era giovane
narra di fischi di bombe
fischi di schegge…tac..lì
il ponte bombardato
la cascina
corpi di tedeschi che galleggiano assieme a sangue che si mescola all’acqua
assieme ad altro sangue che si mescola all’acqua
gli americani arrivano, bombardano,
i partigiani muoiono, i tedeschi muoiono, i cari muoiono
gli americani distribuiscono cioccolata
chi racconta descrive il sapore di quella cioccolata mescolata a sibili di proiettili.
Si ascolta intanto che si scarta un kinder...dentro l’ovetto c’è anche la sorpresa.
Intanto le parole fluiscono…Coprifuoco
chi non la pensa come il regime sparisce
olio di ricino…lo fanno bere
olio di ricino?…berlo?
tutt’oggi s’arriva ad avvertire l’odore di quello di soia, di semi,
ci si cucina bistecche e uova.
…Tedeschi sparano ad un ragazzino che ha tirato giù un cavo telefonico
lo mancano
Quelle parole udite scorrono nella memoria intanto che la mente continua ad elaborare
Che gusto ha l’olio di ricino?
Che indole ha la proibizione di un idea?
Che sensazione da’ il coprifuoco?
Che rumore fa una scheggia?
Che suoni ci sono in una cascina?
i suoni di quella cascina prendono vita…
tanti suoni…udito olfatto pelle sensi…
esperienza…
ecco cos’è…l’esperienza.
Cos’è la guerra?
Cos’è quel fascismo?
I filmati…cineluce…qualche libro…quelle immagini alla tv…
Il professore che spiega… quelle parole…quella barca sul fiume che tocca cadaveri…
Quel ponte da costruire e puntualmente bombardano
Mob
Quel racconto
Quelle parole
quel racconto…
La mente continua ad elaborare intanto che lo sguardo scivola fuori
un’occhiata alla collina
un’occhiata al condominio di fronte
un’occhiata al negozio appena addobbato
cos’è la guerra?
Cos’è quel fascismo?
Cos’è la dittatura?
lo sguardo insiste nel cercare
il sole si fa vivo
Il sole filtra attraverso i vetri.

Il riposo del guerriero


Ecco il riposo di un vessillo multicolore,

col suo combattere in quel mondo in “bianco e nero”

di Muhammad Ali rimane l’attuale tremore,

declino della forza d’un semplice campione vero.

- Eliminate quel Cassius Clay fuori di senno ! -

- Sconfiggete Cassius Clay quell’esuberante ! -

Ma il “chiacchierone” al suono della campana

raggira l’avversario con una danza forviante.

Guerriero oltre al ring , oltre ai luoghi comuni

in una società fanatica per il colore della pelle

società in dissenso ai conflitti, alle guerre,

capace di protestare senza opporsi in maniera ribelle.

Così il “loquace” mette in gioco tutto quanto

il balletto sul quadrato , i soldi , la fama sportiva,

essere finalmente giunto sul gradino più alto

e privarsi di ogni cosa a seguito d’una risposta negativa.

- Annullate Cassius Clay, ostile alla causa americana ! -

- Rinchiudete quel negro mussulmano ! –

Ma a volte non sono sufficienti le inferriate

per modificare il fermo principio umano.

Così a noi rimane l’uomo e il suo attuale tremore

declino della forza di un semplice campione vero

e impresso nel suo sguardo l’identico sentore

d’un combattente in quel mondo in “bianco e nero”.
Il signor Porri ha affittato un mercedes per raggiungere i parenti.
La strada è lunga, il paesino lontano. Per fortuna c’è il sole, ma non è poi nemmeno così caldo.
Da anni il signor Porri è emigrato in cerca di fortuna.
E che sia riuscito a trovarla oppure no egli si presenterà dentro ad un mercedes.
Una volta arrivato egli ritrova quell’ambiente, quelle persone con qualche ruga in più, quegli odori.
Il mercedes percorre per diverse volte il vicolo centrale, dopo di che viene parcheggiato in bella vista nel mezzo della piazzetta, la sola, circondata da bar, municipio, chiesa, rivendita.
Il signor Porri, sceso dal mezzo viene immediatamente raggiunto da parenti ed amici
che sopraggiungono in elicottero.
Li adesso si viaggia così.



Mezzogiorno di fuoco

Un condor rotea nel cielo
col becco punta verso il basso
con lo sguardo punta verso il basso alla ricerca di qualche carcassa.
E’ un condor strabico
e quando adocchia qualche preda e gli si precipita addosso
zac…ne cattura un’altra.
Nella prateria un ranch cintato da una palizzata mezza divelga,
suono di chitarra e armonica
mani a calli strimpellano
bocca bruciata dal vento soffia una musica che s’attorciglia attorno a criniere e botole di paglia,
un volto mascherato dalla polvere porge un sorriso al sudore
intanto che nel saloon poco distante il cigolio delle ante fa da tacche al duello.
…Un baffo contro una fessura ad iride blu del gringo
tocchi di campane
nel deserto di terra, odore di indiani dentro ombre di cactus
ossatura di bestiame e serpenti a sonagli
il calesse intuisce e tira dritto circondato dal proprio polverone
e da nitriti.
Tocchi di campane…dodici
Due rivoltelle uno sparo
…Bang
Mezzogiorno di fuoco
…E fu così che il gringo se ne tornò sulla strada,
la pistola nella fondina odorava ancora di zolfo
intanto che il baffo, accasciato sul suolo lo fissava con sguardo assente.
E fu così che il condor incominciò a ruotare sopra a quella carcassa
col becco puntò verso il basso
con lo sguardo puntò verso il basso
e poi giù…
zac…infilzò il gringo.


Franco Guerrieri

Scritto da pagius il 26-08-2004 alle 06:27:40

12-08-04
(26-5-2003)

-Bimbo di Palestina -

[ Cos'è questo ingombro
di filo di lana
che dai piccoli anni
mi insegue
come il grande predatore
con la sua minuscola preda

Perchè queste grandi luci accese
di poca attenzione
sopra la mia casa di pietre e fango
sulla mia povertà

Quale inganno ho deluso
di quelli che avrei baciato con-passione
perfino Cristo
nonostante i vecchi
ed Allah
pur di rimanere
perchè vogliono cacciarmi da quì
con l' anima mia
così piccola e già confusa
e farmi bomba
di gioa e desolazione
per così poco
da avere e da dare

In questa epoca di bimbi folli
si giocano guerre
false rivoluzioni
lussi mai paghi
e Croci
e Allah
e Dii derisi

La via del mare
altre terre
e padroni
che non mi vogliono
per così poco
da avere e da dare

Quando scoppiò il corpo
del mio piccolo amico
Dio
sembrava ridere
di rabbia con me
ma non era contento
sapeva
e sapevo che il prossimo
sarei stato io

Dov'è il mio corpo
dove il mio piede
le mie mani
a quale di queste ansie
trovo conforto

Dov'è il mondo
dove gli amici possibili
i loro piedi
le loro mani
a quali conforti
troveranno pace ]

- pagius - 2003 -

Scritto da ACC.VELARDINIELLO il 24-08-2004 alle 17:47:19

Ma permetti che mi inchino a te non per falsa commozione
o per farmi pubblicità?.....
no,credimi,mio caro,non ne ho bisogno,
ma vcoglio scoprire che tu sei fortunato,sì proprio così,sì,
ma sai che c'è gente che vive sola,con handicap e non sa amare,guardando con invidia gente come te che sai bene.....
Eppure ti piace disertar il tuo sito,e allora?dimmi perchè?se molti ti chiedono parole di continuare a vivere insieme,ad amare la vita condividendone pregi e difetti,ma soprattutto ad imporsi con e come se stessi,senza alcun clichè di pietà o falsopudore o volontà,ma solo perchè esisti come noi e spesso ti senti di nasconderti,quando non meriti perchè fallo almen per noi...........

Scritto da Prima del riposo il 10-08-2004 alle 01:02:17

Voci d’ombre danzano
sulle musiche insonore dei dubbi
rincorrendo echi smarriti
per generare frammenti di sogni.
Se dall’ignoto io nacqui
fu perché era già scritta la storia
che doveva fluire in altre storie.
Il destino mi concesse
lo spazio del tempo
sulle ali della luce - vita
per offrirmi ai venti, all’acqua delle fonti
perché anch’io potessi essere
parte dell’evento.
Ed ora, nel volto disegnato dei giorni
io, essere tra gli esseri
cammino nello spirito sospeso del pensiero
conscio d’un perché segnato
forse solo un po’ ribelle
cerco
nel mio andare di viandante
una tregua all’inquietudine
prima del riposo.

Scritto da SalMessina il 03-08-2004 alle 07:39:56

In risposta ai miei brevi versi,(Vola), così scrive l'amico Gino Rodi.

Quel grappolo lassù
quello dove l'uva bacia il cielo
e il gabbiano la sfiora in volo
quello, ti prego,
staccalo per il cuore dei bambini
per il calice del Signore
per me
perchè voglio ubriacarmi
per non dimenticare la povertà del mondo

Scritto da SalMessina il 03-08-2004 alle 07:34:40

Volo

Volo
il cielo dei gabbiani
il cuore dei bambini
il latte delle madri
il sacro sangue degli Eroi
dei padri
onesto sia il Signore
poi
per non dimenticare
sostieni
aiuta
ama
i poveri del mondo

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