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Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne consulta la Cookie Policy. Proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei cookie. I vostri versiScritto da Un paio di pensieri il 30-12-2004 alle 20:52:19La mente elabora ricordi… …“Bambini, seduti a tavola si ascolta un racconto, chi descrive narra di quand’era giovane narra di fischi di bombe fischi di schegge…tac..lì il ponte bombardato la cascina corpi di tedeschi che galleggiano assieme a sangue che si mescola all’acqua assieme ad altro sangue che si mescola all’acqua gli americani arrivano, bombardano, i partigiani muoiono, i tedeschi muoiono, i cari muoiono gli americani distribuiscono cioccolata chi racconta descrive il sapore di quella cioccolata mescolata a sibili di proiettili. Si ascolta intanto che si scarta un kinder...dentro l’ovetto c’è anche la sorpresa. Intanto le parole fluiscono…Coprifuoco chi non la pensa come il regime sparisce olio di ricino…lo fanno bere olio di ricino?…berlo? tutt’oggi s’arriva ad avvertire l’odore di quello di soia, di semi, ci si cucina bistecche e uova. …Tedeschi sparano ad un ragazzino che ha tirato giù un cavo telefonico lo mancano Quelle parole udite scorrono nella memoria intanto che la mente continua ad elaborare Che gusto ha l’olio di ricino? Che indole ha la proibizione di un idea? Che sensazione da’ il coprifuoco? Che rumore fa una scheggia? Che suoni ci sono in una cascina? i suoni di quella cascina prendono vita… tanti suoni…udito olfatto pelle sensi… esperienza… ecco cos’è…l’esperienza. Cos’è la guerra? Cos’è quel fascismo? I filmati…cineluce…qualche libro…quelle immagini alla tv… Il professore che spiega… quelle parole…quella barca sul fiume che tocca cadaveri… Quel ponte da costruire e puntualmente bombardano Mob Quel racconto Quelle parole quel racconto… La mente continua ad elaborare intanto che lo sguardo scivola fuori un’occhiata alla collina un’occhiata al condominio di fronte un’occhiata al negozio appena addobbato cos’è la guerra? Cos’è quel fascismo? Cos’è la dittatura? lo sguardo insiste nel cercare il sole si fa vivo Il sole filtra attraverso i vetri. Il riposo del guerriero Ecco il riposo di un vessillo multicolore, col suo combattere in quel mondo in “bianco e nero” di Muhammad Ali rimane l’attuale tremore, declino della forza d’un semplice campione vero. - Eliminate quel Cassius Clay fuori di senno ! - - Sconfiggete Cassius Clay quell’esuberante ! - Ma il “chiacchierone” al suono della campana raggira l’avversario con una danza forviante. Guerriero oltre al ring , oltre ai luoghi comuni in una società fanatica per il colore della pelle società in dissenso ai conflitti, alle guerre, capace di protestare senza opporsi in maniera ribelle. Così il “loquace” mette in gioco tutto quanto il balletto sul quadrato , i soldi , la fama sportiva, essere finalmente giunto sul gradino più alto e privarsi di ogni cosa a seguito d’una risposta negativa. - Annullate Cassius Clay, ostile alla causa americana ! - - Rinchiudete quel negro mussulmano ! – Ma a volte non sono sufficienti le inferriate per modificare il fermo principio umano. Così a noi rimane l’uomo e il suo attuale tremore declino della forza di un semplice campione vero e impresso nel suo sguardo l’identico sentore d’un combattente in quel mondo in “bianco e nero”. Il signor Porri ha affittato un mercedes per raggiungere i parenti. La strada è lunga, il paesino lontano. Per fortuna c’è il sole, ma non è poi nemmeno così caldo. Da anni il signor Porri è emigrato in cerca di fortuna. E che sia riuscito a trovarla oppure no egli si presenterà dentro ad un mercedes. Una volta arrivato egli ritrova quell’ambiente, quelle persone con qualche ruga in più, quegli odori. Il mercedes percorre per diverse volte il vicolo centrale, dopo di che viene parcheggiato in bella vista nel mezzo della piazzetta, la sola, circondata da bar, municipio, chiesa, rivendita. Il signor Porri, sceso dal mezzo viene immediatamente raggiunto da parenti ed amici che sopraggiungono in elicottero. Li adesso si viaggia così. Mezzogiorno di fuoco Un condor rotea nel cielo col becco punta verso il basso con lo sguardo punta verso il basso alla ricerca di qualche carcassa. E’ un condor strabico e quando adocchia qualche preda e gli si precipita addosso zac…ne cattura un’altra. Nella prateria un ranch cintato da una palizzata mezza divelga, suono di chitarra e armonica mani a calli strimpellano bocca bruciata dal vento soffia una musica che s’attorciglia attorno a criniere e botole di paglia, un volto mascherato dalla polvere porge un sorriso al sudore intanto che nel saloon poco distante il cigolio delle ante fa da tacche al duello. …Un baffo contro una fessura ad iride blu del gringo tocchi di campane nel deserto di terra, odore di indiani dentro ombre di cactus ossatura di bestiame e serpenti a sonagli il calesse intuisce e tira dritto circondato dal proprio polverone e da nitriti. Tocchi di campane…dodici Due rivoltelle uno sparo …Bang Mezzogiorno di fuoco …E fu così che il gringo se ne tornò sulla strada, la pistola nella fondina odorava ancora di zolfo intanto che il baffo, accasciato sul suolo lo fissava con sguardo assente. E fu così che il condor incominciò a ruotare sopra a quella carcassa col becco puntò verso il basso con lo sguardo puntò verso il basso e poi giù… zac…infilzò il gringo. Franco Guerrieri Scritto da pagius il 26-08-2004 alle 06:27:4012-08-04 (26-5-2003) -Bimbo di Palestina - [ Cos'è questo ingombro di filo di lana che dai piccoli anni mi insegue come il grande predatore con la sua minuscola preda Perchè queste grandi luci accese di poca attenzione sopra la mia casa di pietre e fango sulla mia povertà Quale inganno ho deluso di quelli che avrei baciato con-passione perfino Cristo nonostante i vecchi ed Allah pur di rimanere perchè vogliono cacciarmi da quì con l' anima mia così piccola e già confusa e farmi bomba di gioa e desolazione per così poco da avere e da dare In questa epoca di bimbi folli si giocano guerre false rivoluzioni lussi mai paghi e Croci e Allah e Dii derisi La via del mare altre terre e padroni che non mi vogliono per così poco da avere e da dare Quando scoppiò il corpo del mio piccolo amico Dio sembrava ridere di rabbia con me ma non era contento sapeva e sapevo che il prossimo sarei stato io Dov'è il mio corpo dove il mio piede le mie mani a quale di queste ansie trovo conforto Dov'è il mondo dove gli amici possibili i loro piedi le loro mani a quali conforti troveranno pace ] - pagius - 2003 - Scritto da ACC.VELARDINIELLO il 24-08-2004 alle 17:47:19Ma permetti che mi inchino a te non per falsa commozione o per farmi pubblicità?..... no,credimi,mio caro,non ne ho bisogno, ma vcoglio scoprire che tu sei fortunato,sì proprio così,sì, ma sai che c'è gente che vive sola,con handicap e non sa amare,guardando con invidia gente come te che sai bene..... Eppure ti piace disertar il tuo sito,e allora?dimmi perchè?se molti ti chiedono parole di continuare a vivere insieme,ad amare la vita condividendone pregi e difetti,ma soprattutto ad imporsi con e come se stessi,senza alcun clichè di pietà o falsopudore o volontà,ma solo perchè esisti come noi e spesso ti senti di nasconderti,quando non meriti perchè fallo almen per noi........... Scritto da Prima del riposo il 10-08-2004 alle 01:02:17Voci d’ombre danzano sulle musiche insonore dei dubbi rincorrendo echi smarriti per generare frammenti di sogni. Se dall’ignoto io nacqui fu perché era già scritta la storia che doveva fluire in altre storie. Il destino mi concesse lo spazio del tempo sulle ali della luce - vita per offrirmi ai venti, all’acqua delle fonti perché anch’io potessi essere parte dell’evento. Ed ora, nel volto disegnato dei giorni io, essere tra gli esseri cammino nello spirito sospeso del pensiero conscio d’un perché segnato forse solo un po’ ribelle cerco nel mio andare di viandante una tregua all’inquietudine prima del riposo. Scritto da SalMessina il 03-08-2004 alle 07:39:56In risposta ai miei brevi versi,(Vola), così scrive l'amico Gino Rodi. Quel grappolo lassù quello dove l'uva bacia il cielo e il gabbiano la sfiora in volo quello, ti prego, staccalo per il cuore dei bambini per il calice del Signore per me perchè voglio ubriacarmi per non dimenticare la povertà del mondo Scritto da SalMessina il 03-08-2004 alle 07:34:40Volo Volo il cielo dei gabbiani il cuore dei bambini il latte delle madri il sacro sangue degli Eroi dei padri onesto sia il Signore poi per non dimenticare sostieni aiuta ama i poveri del mondo
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