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Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne consulta la Cookie Policy. Proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei cookie. I vostri versiScritto da Dino Gerardi il 25-07-2006 alle 13:40:11[... “Love and myth “of Franco Pastore is not a novel of the love, neither a nostalgic return to the neoclassic ideal, that projected in the ancient world every aesthetical ideal. The book proposes the theme of the love only, in the most elevated form as value that it concretizes each other in the sublime... ] Yale University Scritto da F.Pastore (andropos) il 06-07-2006 alle 10:26:17TENEREZZA Mi adagio, pian piano, sul tuo sonno profondo, sul tuo ventre tranquillo cerco pace dal mondo. Mi ricordo passioni e battaglie d’amore, il tuo viso sconvolto, il tuo grande calore, alla fine, il delirio, l’ansimare del seno, ti poggiavi sul cuore, mi gridavi il tuo bene. Ora, dormi tranquilla, ti carezzo e più nulla. Un chiarore di luci, si riflette sul mare, poi, ricordo i tuoi baci e riprendo a sognare. Nella notte, una voce incomincia a cantare, mi addormento sereno sul tuo lieve russare. franco pastore Scritto da DAI RICORDI il 04-07-2006 alle 21:53:31DAI RICORDI Il velluto delle tue labbra, nei sogni miei, con quel sorriso impreziosito di malizia, colorano la mia vita. Ti fa bella, il sole del tramonto, mentre pettina l’oro la brezza tra i tuoi capelli. Rubo piacere ai tuoi seni, assorti, alti, silenziosi, come l’altare di un dio pagano. Franco Pastore Scritto da F:Pastore - andropos il 30-06-2006 alle 16:03:56F E D R A (PROLOGO) Follia d’amor s’accresce nel tuo cuore, ed il disio s’alterna col dolore, Ippolito è l’acqua che tu vuoi, come quando hai sete e bere non puoi. Che grande eroe è stato Il tuo Teseo, ma or suo figlio risplende più del sole… l’amor brama bellezza non parole. Toccar e carezzare il corpo Ignudo, languor ti porta, solo col pensiero. Scendono umori dove non sei scorta: son liquidi d’amore, veritieri. Il giovine pudico, per lealtà ed il voto, alla dea, di castità, non cede a te, matrigna, né alle tue voglie, l’amore ricusa ed il tuo fiore non coglie. (EPILOGO) E la vendetta tua pervenne atroce seppe Teseo, tuo marito e duce, ch’il figlio avea distrutto onore e pace. Contr’al figliuolo allor il grande rege fu preso d’ira e molto si scaldò, pubblicamente, reo, lo giudicò. Lontano lo mandò, in altra terra, strappandolo dalla mente e dal suo cuore, poi chiese a Giove di mutarne sorte punirlo non bastava, volea la morte. Nell’oltretomba Ippolito discese, e Fedra, con la sua spada, si distese. Quando la verità rese giustizia il cuore di Teseo si schiantò vide l’inganno e, con gran mestizia, giù nell’Averno, si precipitò. : Scritto da Gritta Massimo il 27-06-2006 alle 18:53:58liscia e calda la tua pelle, soffice e profumata di passione. La sagoma di vaso modellato traspare da sotto la coperta, che così frettolosamente l’hai legata intorno al collo, cadendo in basso fino ad appoggiarsi sopra il piede. Occhi pieni di meraviglia, bocca spalancata di stupore, mano scivolante sul tuo corpo, curiosa di scoprire sotto la coperta. Porti il caffè dalla cucina e… graziosa e lineare nel movimento, la cosa più bella e stupenda che abbia mai visto! In quel momento davanti a me capii la perfezione dell’amore, vedere al di la della coperta, quello che c’è sotto, e quello che sta nel profondo dei tuoi occhi, una dolce bambina, bisognosa di comprensione. La mano sente ancora la sensazione di accarezzare, qualcosa che ormai non c’è, il cuore batte, la mente pensa, il corpo è in fermento, ma nulla puoi fare contro la malattia, pensa ha quello che puoi vivere in questo momento senza sperare in una alternativa. Scritto da DINO GERARDI il 22-06-2006 alle 17:08:57[...“Amore e mito “ di Franco Pastore non è un romanzo dell’amore, né un ritorno nostalgico all’ideale neoclassico, che proiettava nel mondo antico ogni ideale estetico. Il libro ripropone solamente il tema dell’amore, nella forma più elevata, come valore che si concretizza nel sublime... ] Cercò a lungo l’amante che non c’era e perse il sonno‚ amore per la vita‚ solo quell’ombra gli risultò gradita. Poi‚ si consunse come neve al sole‚ né voce gli restò‚ ma solo un fiore. Ancora oggi‚ Il fiore del narciso‚ presso la fonte, è bello come il viso che Eco tanto amò. Ella lo cerca ancor‚ tra le colline‚ ma è solo un’eco triste la sua voce‚ che giunge fino al mare e non ha pace.
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